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Pietro Pontieri, nato a Savelli (KR) nel 1950, lombardo di adozione dal 1969. 
Insegnante, appassionato di storia e di fotografia.
Questo spazio ha lo scopo di raccontare fatti, ricorrenze, tradizioni , personaggi, del passato di Savelli (KR).


Savelli, paese fondato nel 1638 da un gruppo di profughi, vittime di un terremoto, provenienti a Scigliano e da Carpanzano, comuni della provincia di Cosenza.
Deve il suo nome a Carlotta Savelli, nobildonna romana, che li accolse nel suo feudo.
Dipese dall'Università di Verzino fino a quando, nel 1812, Gioacchino Murat ne riconobbe l'autonomia.
Dopo gli Spinelli, il feudo passò ai Cortese e poi, in gestione, nel 1762 ai Barberio Toscano di San Giovanni in Fiore che lo acquistarono nel 1804.
Nel periodo napoleonico, dal 1796 al 1812, nella lotta tra partigiani francesi e borbonici, ben 90 savellesi persero la vita. Altri diventarono briganti ricercati.
Il brigantaggio aumentò con la venuta dei Savoia, con le leggi del 1867/68, le terre ecclesiastiche e quelle demaniali furono vendute ai baroni.
Le promesse sulla concessione dei terreni alla popolazione non furono mantenute e dal 1860 al 1876 si scatenò la lotta al brigantaggio su tutta la Sila.
Nel luglio  del 1876 sotto il comando del Capitano Spina, savellese , la Guardia Nazionale sconfisse l'ultima banda di briganti capeggiata dal brigante Siinardi. 
Dal 1881, per i 5.000 abitanti, incominciò il fenomeno migratorio verso l'America latina, negli Stati Uniti, in Australia, in Francia, in Belgio, in Svizzera, in Germania e poi in Lombardia, in Piemonte, in Liguria , in Toscana, nel Lazio ecc...
Attualmente Savelli conta circa 1.000 abitanti.


"Storie di Savelli" nasce con l'auspicio che possa diventare il punto d'incontro fra chi vuole ricordare e chi vuole conoscere.

Poichè STORIA non è solo quella che si legge nei grandi volumi scritti da personaggi famosi, ma anche quella legata al luogo dove si è nati, si è vissuti, si è stati educati.

STORIA è anche una frase o un aneddoto che rimane nel tempo, un proverbio, un nomignolo, un avvenimento curioso, un'avventura vissuta con amici, un ritornello di una canzone.

Pertanto, sia chi vuole ricordare sia chi vuole conoscere è chiamato a custodire e tramandare tutto ciò, per evitare che si dimentichi il passato rubando il futuro a noi e a chi verrà dopo di noi.

Pietro Pontieri Cardacchiu

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