LA COSTRUZIONE DEL PRIMO CAMPO DA CALCIO

Da un po' di anni a Savelli si organizza un torneo estivo di calcetto su erba sintetica, che vede la partecipazione di squadre per lo più di Savelli.

Si fa fatica ad organizzare partite regolari, in campi regolamentari durante l'estate, ma anche campionati di terza categoria durante l'anno per mancanza di giovani e anche per gli interessi sportivi che si sono diversificati.

Una volta il calcio appassionava di più anche perchè rappresentava l'unico diversivo (qui la Storia del Calcio Savellese).

Da qui i Tornei Estivi organizzati verso la fine degli anni '60 con la partecipazione di tutte le squadre del circondario, il Campionato di Seconda Categoria, fine anni '60 e  di Terza Categoria negli anni a seguire,

Partite che vedevano la presenza di un pubblico numeroso con la presenza massiccia di tifosi ospiti.

Ma fino agli anni '30 il nostro paese non aveva un campo da calcio!


Ma com'è nata la passione calcistica a Savelli?

La vittoria della Nazionale Italiana della Coppa del Mondo nel 1934 scatenò gli entusiasmi anche a Savelli attraverso la radio e attraverso i giornali che arrivavano nella Rivendita Fabiano in Via Roma. 

Si decise così di realizzare un campo da calcio per incanalare questa nuova passione: studenti, giovani di ogni ceto sociale, artigiani, operai, scavarono la montagna, dove attualmente sorge il Savelli Hospital con picconi, sporte, carriole, pale ecc....per spianare il terreno. Riuscirono, così a ricavare un rudimentale campo da calcio.

Veduta del primo campo dai "ferri". Si può notare la precisa collocazione dove ora sorge il SH.

L'entusiasmo era alle stelle e ognuno contribuiva come poteva: denaro, con il lavoro, con mezzi per lavorare.

Le segherie di Mezzocampo  prestarono carrello e rotaie per trasportare la terra da nord a sud per creare un pianoro decente per potervi giocare.

Entusiasmanti le partite con i paesi vicini: Verzino, Castelsilano, Campana.

Quando si giocava in trasferta i paesi venivano raggiunti a piedi, e a piedi si tornava dopo la gara che, per la rivalità fra paesi, non sempre era tranquilla.

Veduta del campo. Porta lato "rinacchiu". Da notare la montagna completamente brulla, priva di case e dell'attuale strada in salita che porta alla variante.

Veduta della porta del lato opposto (direzione cimitero). Sullo sfondo la Croce del Calvario che attualmente si trova all'entrata del cimitero; e la Casa Colonnese (edificio attualmente dietro al parco daini).

La guerra del 1945 interruppe lo sport perchè i giovani dovettero partire per il fronte per servire la Patria

Coloro che ebbero la fortuna di tornare ripresero a giocare e la squadra fu seguita con entusiasmo, anche per superare le ansie del dopoguerra.

In seguito fu progettato un nuovo campo sportivo, meglio strutturato e più regolamentare.

Il posto del vecchio campo è stato occupato prima dall'edificio delle scuole elementari e attualmente dal Savelli Hospital.

Veduta del centrocampo. Si nota come la montagna sia stata scavata per creare un piano e la rimanente montagnetta fosse utilizzata come rudimentale tribuna.


VI E' PIACIUTA QUESTA STORIA?
LA CONOSCEVATE?
AVETE ALTRE CURIOSITA' SUL VECCHIO CAMPO?
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Commenti

  1. La prima foto " i ferri "...bella...non c'erano le case, neppure la ex scuola elementare dove ora c'è l'hospital...

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  2. Personalmente non ricordo il primo campo sportivo, lo spiazzo ricavato si,perché prima del Savelli Hospital c'erano le scuole elementari, con la palla di gomma e due pietre era il nostro campo, prima e dopo l'uscita di scuola.

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  3. [14/4, 11:58] Maria Figlia: Buongiorno ❣️
    [15/4, 15:41] Nella Paletta: Grazie Piero.... Gentilissimo... Che nostalgia... Da ragazza andavo sempre al campo a vedere le partite.... Ora non c'è più niente.. Sembra tutto un sogno.... Solitudine paure per questa epidemia...

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Bella rievocazione. Continua così.

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  6. Purtroppo non ricordo il primo campo di calcio pur appartenendo a una generazione che ha visto realizzare l'edificio scolastico, ora Hospital. Suggestiva la foto di Via Roma che suscita alcune riflessioni:
    - anche Savelli ha conosciuto la sua piccola "cementificazione";
    - i "ferri" di protezione lungo la strada, miracolosamente sopravvissuti al processo di modernizzazione, oggi rappresentano un autentico cimelio storico e pertanto patrimonio della comunità da salvaguardare.

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  7. Bellissima storia! Non la conoscevo. Le foto del passato sono dei piccoli gioielli. In estate, da ragazzina, non mi perdevo mai i tornei di calcio. Quanti ricordi! Grazie e complimenti!

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  8. Molto emozionanti le foto.... grazie mille. Le partite d'estate...spesso le ho viste...

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