IL CORPUS DOMINI - 6 GIUGNO -
In occasione del Corpus Domini, una volta, si addobbavano gli artistici "ALTARINI" vicino alle porte delle case, il più delle volte nelle "vote" (1).
Il prete, passando col Santissimo, si fermava officiando la Benedizione.
Le strade percorse dalla Processione venivano cosparse di fiori, sulle finestre venivano esposte le coperte più belle e un gruppo di bambini, vestiti di bianco con le ali d'angelo, seguiva la Processione col Santissimo.
Per solennizzare la ricorrenza fragorose esplosioni di mortaretti caratterizzavano il momento, tanto che è passata in proverbio la frase " PARA LLU CORPUSDOMINI " ("Sembra la festa del Corpus Domini"), quando si sente una serie di detonazioni.
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1925 - Processione del Corpus Domini in via Marina (sotto ex Pizzeria Le Scalette) |
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Anni '50 - Processione del Corpus Domini. Arciprete Don Antonio Maone. Sullo sfondo la costruzione delle case popolari. Strada Savelli - Verzino non asfaltata |
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Anni '60 - Altarini del Corpus Domini. Parroco Don Pietro Pontieri. |
(1) - vota: volta, corpo avanzato ad arco davanti alla porta del pianterreno a sostegno della balconata che sta sopra. ( Vocabolario di Lingua Savellese e dintorni di Gino Gentile).
..ci alzavamo la mattina presto x pulire la strada…..cominciava così la nostra giornata per la festa del Corpus Domini. Fuori dall’’uscio di casa si ci si chiamava per nome…Menaaa …Rosaaa … Mariaaa …Vincenza….a “ruga” era piena di noi, scopa e secchi di acqua,la strada veniva spazzata da non lasciare neanche il più piccolo dei sassolini. Dire che era una festa è riduttivo, si viveva aspettando queste ricorrenze. Con i “cistialli“ tenendolo una da una parte e una dall’altra ( erano più grandi di noi) andavamo alla fontana vecchia a raccogliere i fiori. Era pieno di ginestre dai fiori carnosi, dal color giallo acceso e dal profumo intenso( non ho più sentito lo stesso profumo ahimè!!!!!!)….fiori di malva i “ pannizzialli ra Maronna “ (sono dei fiori dal color rosa)…..margherite e papaveri ecc….soddisfatte e felici tornavamo con le nostre ceste colme di ogni tipo di fiori. Era compito di “Rusinella Casciotta addobbare l’altarino sotto a ‘vota” di casa sua, ognuno del vicinato dava il suo aiuto con coperte cuscini o fiori, venivano stese le coperte più belle e a noi bambine davano il compito di creare un grande cuore in mezzo alla strada con i fiori raccolti per il passaggio del Santissimo. Durante la processione non solo si pregava ma si commentava soprattutto l’altarino più bello, era quasi una gara a chi lo faceva più bello!!!!. Penso che quello che abbiamo vissuto noi a quell’età adolescenziale non ha tempo e prezzo, quella magia non c’è più. Siamo stati fortunati, abbiamo vissuto intensamente gli anni più belli e ci bastava poco per essere felici e spensierati.
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RispondiEliminaNella foto mi è sembrato di riconoscere don Pietro, è lui? E davanti a lui mi sembra di essere io... ho poi riconosciuto Barbato, Chiarello il padre di Lupo, zia Vincenzina e altri/e. A rivederci e complimenti per queste memorie... chissà se le raccoglierai in formato cartaceo. Ti prenoto una copia...Tonino Arabia
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