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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

A STRINA

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Tradizioni e abitudini che fanno parte della nostra cultura, della nostra educazione e del nostro modo di essere non si possono dimenticare, anche se negli ultimi decenni sono avvenute rivoluzioni che hanno cambiato usi e costumi che sembravano incrollabili. Questi possono mantenere una certa attualità e possono conservare il loro valore se, nel momento del ricordo, riusciamo ad incuriosire e ad emozionare quanti ci leggono o ci ascoltano. Una volta le tradizioni natalizie terminavano andando di casa in casa a fare gli auguri di buon anno ad amici e parenti con una modalità piuttosto originale: "CANTANDU A STRINA" . La mattina del 31 dicembre,   comitive di ragazzi  cominciavano ad andare in giro per le case di amici e parenti ad invocare "a strina" (dono) , pronunciando questa semplice frase: "E' BONINU E BONANNU  FAMMI A STRINA CA' E' CAPUDDANNU" (faccio gli auguri di buon anno - fammi un dono perché è Capodanno) Il nome "strina...

COLLAGE FOTOGRAFICO

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In occasione del Natale, momento in cui ci si trova con parenti ed amici, ho pensato di pubblicare una carrellata di fotografie, in ordine sparso, senza un riferimento cronologico e senza un tema preciso. La fotografia ci dà la possibilità di incontrare vecchi amici, parenti, conoscenti persone che non sono più presenti. Magari rivedere noi stessi in un tempo diverso, oppure riscoprire luoghi che pensavamo di aver dimenticato, tutto ciò suscita sempre una certa emozione che possiamo condividerla con chi ci sta vicino. E' come sfogliare un album di Famiglia. Foto tirate fuori da un cassetto un po' alla rinfusa... Nelle pause del Cenone di Natale, divertiamoci con parenti e amici in questa scoperta! Buon Natale e Serenità a tutti. -1- Anni '60 1) 2) 3) Mastru Tumasi. 4) Domenico Curcio 5) Paulicchio 6) Polillo Sullo sfondo la tabella che indicava il "Carcere Mandamentale" . -2- Anni'60 Al Sanatorio ( ora Villagio Pino Grande) con Padre Arcangelo (in mezzo) e...

FILASTROCCHE INFANTILI

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Le filastrocche infantili , una volta, allietavano i giochi dei bambini , e aiutavano gli adulti a far passare il tempo e ad intrattenere i più piccoli . Ne esistono molte varianti sia in Calabria che fuori regione. In esse si guardava più la rima che una ragione ben precisa e, a volte, pur non avendo senso, diventavano dei passatempi gioiosi. Di alcune non si trovano riferimenti, altre, seppur con delle varianti, risalgono ai tempi di Federico II di Svevia. (1). Alcune di queste le abbiamo sicuramente sentite recitare nel periodo della nostra infanzia dalle mamme, dalle nonne  o dalle vicine di casa:  1) - Questa filastrocca si recitava alle spalle di un compagno battendo lievemente il pugno sulla sua schiena e alla fine si aprivano le dita della mano. Il compagno di spalle  doveva indovinare il numero delle dita aperte per poter invertire i ruoli: Tingue e tinguella  si' brutta e si' bella Si' bella maritata Quanti corna jettau lla crapa? ... Cinque! Cinque rici...

IL DOMINIO DEGLI SPINELLI

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Ho pensato di fare una carrellata della Storia di Savelli perché i racconti che vengono pubblicati vanno collocati in un contesto storico che va conosciuto, seppur sommariamente. Cercherò di fare un racconto il più possibile sintetico, cercando di rispettare la cronologia degli avvenimenti. Per ogni periodo, laddove è possibile, inserirò uno o più episodi particolarmente significativi per meglio comprendere le vicende. I periodi storici saranno esaminati nel modo più essenziale nella speranza di non annoiare il lettore. (1)   La Storia del nostro paese  si colloca in un territorio, quello del Marchesato di Crotone, così denominato perché nel 1390 Luigi II D'Angiò concesse a Niccolò Ruffo la città di Crotone e il suo territorio, attribuendogli il titolo di Marchese .  Si formò così quel comprensorio geografico definito Marchesato che, nel tempo, invece di consolidarsi si divise in tante grosse proprietà terriere attribuite ai Baroni calabresi (Cirò agli Spinell...

DICEMBRE: FESTE E FALO'

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Dicembre è il mese in cui si rinnovano le tradizioni e non solo quelle religiose. Arrivano le Feste: l' Immacolata ,  Santa Lucia e il Natale . Si incominciano a preparare i dolci fatti in casa: i "crustuli"(1) , " i fritti(2), "la pitta mpigliata"(3).  Una volta si aspettava il rientro degli emigrati dalla Germania, dalla Svizzera, da Milano, da Torino ecc... per ricomporre tutta la famiglia. Per la fine dell'anno si formavano gruppi di persone/ragazzi per andare per le case a cantare "a Strina"(4) . Insomma un mese pieno di ricorrenze e d'impegni.  Per ricordarsi le festività in arrivo, gli anziani ripetevano questo  proverbio  (io lo sentivo nell'osteria di mio nonno):  SANTU 'NDRIA PURTAU   LA N OVA CH'A LLI SIE E' DDE NICOLA , A LLI UOTTU E' DDE MARIA , A LLI TRIRICI E' LUCIA , U VENTICINQUE RU MESSIA. Sant'Andrea ( 30 Novembre ) ci avvisa  che il 6 dicembre ricorre la festa di San Nicola , l'...