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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

UNO AVANTI LA LUNA

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Fino agli anni '50/60 del secolo scorso, specialmente nel meridione e quindi anche a Savelli , non mancavano certamente i bambini . Ce n'erano una moltitudine, di tutte l'età.  In quel periodo nel nostro paese ne nascevano dagli 80 ai 100 e più ogni anno . Quindi non mancavano i compagni con cui giocare e passare insieme il tempo libero.  Con l'arrivo della primavera e quindi con le belle giornate, dopo un inverno passato davanti al camino, tutti si riversavano nelle strade, nei vicoli, negli spiazzi per giocare all'aperto. Il gioco in mezzo alla strada, in compagnia, era il passatempo preferito, anche perché la televisione e i giochi tecnologici non era ancora entrati nelle nostre case. I giochi che si praticavano erano semplici e non erano necessari particolari strumenti. Bastava un gruppo di bambini e uno spazio per organizzare attività di destrezza, di abilità, di agilità, di coordinazione. Era il momento del divertimento e della socializzazione. Fra i vari gi...

LA RELAZIONE DEL POLLIO (pt.1)

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"...Il desiderio del vigneto e dell'orto diventò una febbre ed il piccone continuò a macinare sassi, a d attaccare in pieno zone scoscese... Per correggere le forti pendenze del terreno fu necessario un lavoro titanico di muri su muri, di pietre a secco... nel quale i nostri avi bagnarono di sudore ogni benché minima zolla di terra... Per chi voglia farsene un'idea non ha da far altro che guardare il territorio di Savelli da Castelsilano... " . (Pericle Maone) Panorama Savelli visto da Castelsilano Nel riprendere il racconto della storia di Savelli ricordo che dal 1746 al 1761 Savelli fu compreso nei beni della Regia Camera Borbonica perché il Feudo era stato tolto ai Cortese per cattiva gestione. Dal 1762 fu affidato al Sig. Nicola Barberio - Toscano di San Giovanni in Fiore. Prima di fare questo passaggio di vendita fu necessario verificare come fossero costituiti i due feudi, quello di Verzino e quello di Savelli. L'incarico fu affidato all'Ing. Tavolar...

LA MAESTRA CENTENARIA

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Il 9 Marzo Teresina Pontieri, meglio conosciuta come "a MaestraPontieri" (nella parlata comune i due nomi diventano uno solo), ha compiuto 100 anni! Teresina Pontieri,  a MaestraPontieri Il comune di Roma, dove ha lavorato come insegnante e dove vive, le ha fatto le felicitazioni per il raggiungimento di questo importante traguardo. Prima ancora di trasferirsi a Roma, anche i giovani savellesi come me, a partire dagli anni '50, l'hanno avuta come maestra. Ex alunni con la maestra Pontieri: Pietro Pontieri, Ernesto Girimonte.  I racconti del periodo delle elementari caratterizzano i momenti dei nostri incontri estivi. Anni difficili, anni in cui le classi erano numerose e la scuola aveva come obiettivo: "insegnare a leggere , a scrivere e a far di conto" . La strategia didattica diffusa era quella della disciplina, anche con l'aiuto di qualche "supporto" .  Uno di questi "supporti" era la bacchetta di legno . Noi, nati nel 1950, ne a...

IL MATRIMONIO

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Finalmente, dopo lunghi preparativi , per Maria e Pietro è arrivato il giorno del Matrimonio . Anche in questa occasione ci sono dei riti e dei tempi da rispettare, La domenica mattina lo sposo, accompagnato dai invitati, va a prendere la sposa a casa sua, anche qui piena di amici e parenti.  La sposa, durante il tragitto casa/Chiesa verrà  accompagnata dal  "cumpari e l'aniellu" (compare d'anello) (1) che affiancherà gli sposi all'altare reggendo il piattino con le fedi nuziali da lui donate. Finita la cerimonia religiosa, é lo sposo che accompagnerà alla casa paterna la sposa ,ormai sua moglie. Anni '40 (?) . Matrimonio in costume alla Chiesuola. Durante il tragitto amici, parenti, conoscenti renderanno omaggio agli sposi. Dalle finestre e dai balconi addobbati con vistose coperte viene lanciato sulla coppia grano, confetti, raramente monetine. Il corteo passa sotto gli "archi" (2) , mentre deve cercare di evitare i ragazzi che si lanciano ...