LE ROGAZIONI

 RITORNO DAI CAMPI... RICORDI D'ALTRI TEMPI

Tempi in cui i nostri genitori/nonni si svegliavano il mattino molto presto per raggiungere, a piedi o  con l'asino, la campagna, spesso distante qualche ora di cammino.

Anni '50

Anni '80

Anni '90


Il lavoro in campagna ha caratterizzato l'economia non solo del nostro paese.
Ai campi e al lavoro che l'uomo vi svolge, la Chiesa dedica una ricorrenza: Le Rogazioni, festa  religiosa di augurio sulla buona riuscita della semina e dei frutti della terra.

Le Rogazioni sono delle processioni propiziatorie per la buona riuscita del lavoro che l'uomo dedica ai campi. Questa festa religiosa si svolge nei giorni del 23-24-25 Aprile con preghiere e atti di penitenza che hanno lo scopo di attirare la benedizione divina sull'acqua, sull'uomo e sul lavoro della terra.

L'usanza ha un riferimento molto antico e risale ad un evento accaduto in Gallia nel V secolo, esattamente nel 474. 

In quell'anno vi furono calamità naturali e terremoti; il Vescovo di Vienne (comune della Francia)  organizzò un triduo di preghiera, di digiuno e di processioni. I tre giorni di penitenza furono chiamati "Rogazioni" dal latino rogatio, che nell'antica Roma indicava una proposta di legge nata dal popolo.

Il percorso era stato stabilito in modo che tutto il territorio di quel comune potesse essere visitato e benedetto. Nei punti stabiliti, la processione si fermava e il Parroco, con la Croce alzata, rivolgeva lo sguardo e le litanie verso i campi. Tutto si svolgeva in latino con la partecipazione dei fedeli.

A Savelli le Rogazioni,  festa d'augurio di "NA BBONA ANNATA" (di un buon raccolto nei campi) avveniva nel modo seguente:

Il Parroco col Reliquiario, insieme ad un gruppo di fedeli, si recava nei tre punti del paese:

 - CASA RIJILLA

- TIMPARIELLO


- COLLA SUPRANA


da cui era possibile vedere gran parte del territorio, e benediceva le campagne, invocando abbondanti frutti per tutti.

Durante il tragitto veniva recitata la LITURGIA DEI SANTI.

Ormai è una ricorrenza che viene ricordata solo nelle omelie durante le prediche in Chiesa; la processione propiziatoria non viene più fatta anche perché la campagna non viene più coltivata come una volta.


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Commenti

  1. Bellissimi ricordi, grazie Pierino. Ok

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  2. Ricordi indelebili. Ho riconosciuto tuo zio Peppino. Complimenti vivissimi. Tonino Arabia

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  3. Anch'io ho riconosciuto tuo zio Peppino nella foto.

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  4. ciao Piero
    che bella la foto di tuo zio!
    buona serata

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  5. Bello!!! Che belli questi pezzi che salvano il patrimonio culturale
    [Bravo, Piero!
    Lorena Milani

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