COMMEMORAZIONE DI LUOGHI E PERSONE

La festa Tutti i Santi e la Commemorazione dei Defunti sono le due ricorrenze del mese di novembre.

La festa di Ognissanti veniva celebrata con particolare solennità. E' l'ultima festa dell'anno prima del Natale, ma una volta era la data che segnava la ripresa del lavori dei campi e spesso segnava l'abbandono, da parte degli uomini, della famiglia per più settimane.

Era tradizione che, in quest'ultimo giorno di riposo, venisse consumata la carne fresca e spillato il nuovo vino che verrà poi consumato, con le patate e le castagne arrostite ("e ruselle")  al focolare, durante le serate invernali.

La ricorrenza dei morti è un giorno molto particolare, di vero lutto; le tombe venivano ornate con lumini e fiori anche per ricordare le vittime del terremoto del 1638 che colpì i Casali di Cosenza e che diede origine all'esodo e quindi a Savelli. 

Una volta, però, le manifestazioni esteriori esagerate davano un aspetto pagano ad un momento così doloroso e delicato (si decantavano ad alta voce le virtù del defunto, i parenti si strappavano i capelli, si battevano forte il petto ecc...).

Il tempo ha allontanato questa abitudine che è stata sostituita da un culto più riservato, più intimo.

In occasione della ricorrenza della Commemorazione dei defunti, oltre al momento di raccoglimento personale che ognuno ha nel ricordare i propri cari, vorrei dare spazio ad un momento più aperto, condiviso, attraverso la pubblicazione di una serie di foto di persone che ci hanno preceduto. 

Alcune di esse ricordano la nostra infanzia/adolescenza, altre si collocano in un periodo più lontano. Queste immagini alimenteranno i nostri ricordi che, penso, saranno utili a noi e a chi verrà dopo di noi.

(Inizio questa breve panoramica fotografica con una nota molto personale nel voler ricordare i miei nonni).

-1-

Anni '30 - Famiglia Pontieri,
Mio nonno Pietro ("Cardacchiu") "putigaru e chianchiere", oste e macellaio. 
Mia nonna era Maria Manfredi (Cicca).
Nella foto manca Francesco (mio zio) perché era già partito per l'Argentina.

Nell'osteria di mio nonno, a contatto con gli adulti e ad un bicchiere di vino, ho scoperto che con la curiosità si scopre il mondo.

- 2 -

Anni 40 - Nonni materni che, purtroppo non ho conosciuto,.
Saverio Chiarello (Mustazzu), allevatore,
Maria Tallarico ("Jifara)"

- 3 -
Anni 40 

- 4 -

Anni '50
Da sinistra
- ?
- Avv. Tommaso Pontieri
- Scarpino
-Tommaso Greco
- Mastru Bruno
Seduti:
- Ferdinando Pontieri
- Alessio

                                                                             

- 5 -

Anni '60
L'entrata della sartoria/rivendita di giornali di Luigi Arcuri è sempre stato un luogo d'incontro per discussioni (sport, calcio politica, massimi sistemi ecc....). I "cippi" e le sedie accoglievano ed erano a disposizione di tutti

Da sinistra seduti
- Scarpino
- Avv. Gaetano Falbo
- Greco 
- ??
In piedi:
- Sacco ("Pugno")


- 6 -
Anni '50 
4 amici al...canto.
Da sinistra:
- Franco Paletta
- Umberto Pontieri
- Luigi Tallarico
- Gianbattista Maone



-7 -
Anni '60 -
Francesco Savelli - "U quarararu" con la moglie


- 8 -
Anni '60 
Dott. Antonio Amelio, medico condotto in quel periodo, e Fortunato Frontera, " "mpurtinatiellu a cinta"

- 9 -
1979 -
"A Pittarretta" e Tommaso Sacco
                                                                     

- 10 -
Anni '80
 Moglie Antonio Mele


- 11 -

Anni '80 
"Ruminicu u carcirieri" e moglie


- 12 -
1983
Gruppo Reduci della Prima Guerra Mondiale


- 13 -
1983
Gruppo di anziani vicino al loro Circolo

Seduti da sinistra:
- Salvatore Chiarello
- Salvatore Pignanelli
- Domenico Cristiano
- ?
- ?
-  ? 
- Luigi Antonio Gualtieri
-  Gaetano Barbato

In mezzo:
- ?
- Prete
- Salvatore Pontieri ( Sciampagna)
- ?
- ? 

In alto:
- ?
- Sciubillu
- ?
- ?
- Francesco Fazio "Citarella"
- Francesco Fazio "Sopu"


- 14 -
1983
Santo Levato " Felicicchiu"


- 15 -
Anni '90 -
  Amici al bar.

Da sinistra
- Mastro Peppino Arabia
- Ruminicu u Carcirieri
- Domenico Chiarello " Mustazzu"
- Valerio Rotundo " Valericchiu"
- il ragazzo è Franco Manfredi
- Francesco Fazio " Sopu"
- Gigetto,
Dietro di lui:
- Tiano
- Spulitru
- Fazio (Ciciariellu)
La persona che si intravede a destra è Prete.

- 16 -
Anni 2000



- 17 -
Anni 2000
Salvatore Rotundo, amico e compagno di scuola



"LA TERRA NATIVA

E LE PERSONE 

CHE CI HANNO VEDUTO NASCERE,

E QUELLE CHE SONO CRESCIUTE 

CON NOI,

NON ESCONO MAI DALLA MENTE,

NE' PER LASSO DI TEMPO, 

NE' PER DISTANZA DI LUOGO".

 
(G. Giusti)

Commenti

  1. Che emozione Piero, ho visto anche mio padre, grazie per questa grande emozione
    Rosario Sacco

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  2. Quanti bei ricordi. Grazie mille.

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  3. Quanto parlano queste foto!! Grazie . 👋
    Salvatore R.

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  4. Il Dottore Amelio merita di essere ricordato dedicandogli una via del paese ..l'ho proposto all'amministrazione comunale,....

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    1. Vero. Come i Maone che hanno scritto la storia di Savelli.

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  5. Molto bello. Grazie e complimenti per il bel lavoro!

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  6. Che ricordi....il dottor Amelio!!!indimenticabile❤️
    A. M.

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  7. Il dottore Amelio gran brava persona,mi ha fatto amare la medicina ❤️.Sempre disponibile e affettuoso… tantissimi bei ricordi assieme a lui e alla sua famiglia.
    R. L.

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  8. Il ragazzo "sutta a caggia" è Franco Manfredi scomparso precocemente. F. Levato

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  9. Si possono mettere i nomi anche alle foto dei reduci e quella del 2000? Per farli conoscere alle giovani generazioni? FLevato

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  10. Piero mi fa piacere vedere il mio nonno con la nonna Maria bellissimi anche vedendo gli altri ci sono dei ricordi che non si dimenticano mai e poi mai ci hanno sempre educati bene pace e bene ha loro e sua anima dove riposano in pace.Bei ricordi da loro comunque.

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  11. Man mano che mi suggerite i nomi io li inserisco. A volte non li ricordo o al momento non mi vengono in mente. I vostri suggerimenti sono utili.
    Grazie e
    Buona domenica.

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  12. Grazie per le foto. Il ricordo dei nostri Avi deve rimanere sempre nei nostri cuori.
    Tonino Arabia.

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  13. Rivedendo queste persone ci si emoziona sempre e
    si ritorna indietro nel tempo a quando eravamo bambini.
    Quanti ricordi.
    Quanti insegnamenti.
    Quanto affetto.
    Mi ctoomplimento.

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  14. Grazie Piero ..a cummari Mele era fortissima grande lavoratrice e buon gustaiaanche se era magrissima

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