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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

IL MIO ULTIMO NATALE A SAVELLI

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Nell'augurare a tutti i lettori del blog un felice anno nuovo, oggi condivido un ricordo personale. 1974: ero già emigrato a Milano dal 1969 e, come di consueto, sono tornato a Savelli per le vacanze di Natale. Dopo qualche giorno dal mio arrivo una nevicata ha imbiancato tutto il paese. Il mattino seguente sento grida e colpi alla porta di casa. Il mio amico Pippo Paletta gridava che mi avrebbe liberato dalla neve che ostruiva la porta. L'abbondante nevicata della notte e il vento avevano ammassato tutta la neve davanti alla porta ostruendola. Ero intrappolato! L'amico Pippo Paletta era venuto a sincerarsi che stessi bene... ma io non mi ero neanche accorto di questo problema! Pippo Paletta ed io dopo il "salvataggio" Anche l'elettricità è mancata per diversi giorni e quindi i forni elettrici non sono riusciti a panificare. La mattina di capodanno il gruppo di amici si gode il ritorno del bel tempo con una bella passeggiata, qualche palla di neve e scatti fot...

NATALE 'N POISIA

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Le tradizioni natalizie sono già state descritte in questo articolo . Oggi ricordiamo il Natale con le liriche che ci hanno lasciato i nostri poeti.  I loro versi rinvigoriscono la nostra memoria. NATALE R'I TIEMPI PASSATI C hjova llu tiempu, tuttu annuvulatu stasire, ch'eri 'a sira re Natale; 'a neglia, pue, me tena carciratu 'ntra quattru mura friddi: staju male. A casa é chjina e tuttu, c'è ogne cosa, c'eri u supermercatu paru paru; c'è puru supra a tavula 'na rosa chi m'ari rigalatu nu scularu. Alla televisione balli e canti; cercanu e siminare l'allegria, ricianu ch'è Natale a tutti i canti,  puru ruve se mora pe 'lla via! Chjova llu tiempu, tuttu annuvulatu stasira ch'eri a sira re Natale; ''a neglia, pue, me tena carciratu 'ntra quattru mura friddi: staju male. Ciercu u Natale r'i tiempi passati chi te linchjìa llu core r'allegria; eranu i mali tui tutti scurdati, sentiendu na zampogna pe' lla via. M...

ANIMALI e ALLEVAMENTI

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La storia minore del nostro paese impone di ricordare l'aiuto e il contributo che hanno dato gli animali all'economia familiare savellese. IL MAIALE La sua presenza garantiva il sostentamento principale della famiglia, spesso numerosa. I vari tipi di carne lavorata: salsiccia, soppressata, capicollo, prosciutti... nonché le "frittole" (parte di carne grassa  fatta bollire con le cotenne),  lo strutto e i ciccioli  ("frisuli),  la gelatina, il sanguinaccio ecc...diventavano la provvista alimentare invernale e per le varie ricorrenze; tutto ciò era  governato dalla sapiente gestione della massaia.  Le salsicce e le soppressate venivano messe in alto sospese con delle canne per la stagionatura. (Disegno di Piero Arcuri)    L'allevamento non costava troppo anche perché venivano usate le rimanenze della cucina e, se c'era eccedenza, i frutti dei campi. Unendo inoltre la crusca e mischiando il tutto, si faceva un beverone, una brodaglia chiamata "Vrura...