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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

U VIECCHIU LUPARU

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Il Luparo  ( il cacciatore di lupi ), è una professione che si può far risalire alla notte dei tempi. Si diventava lupari per passione ma anche per necessita. Sui monti della Sila, ma anche in diverse zone montuose dell'Italia, la caccia al lupo non solo era consentita ma addirittura sostenuta perché esso rappresentava un pericolo per la comunità e per gli animali.  Le Amministrazioni pubbliche stabilivano anche dei premi per ogni animale ucciso. Nel 1810 Gioacchino Napoleone, Re delle Due Sicilie, emanò un decreto con il quale stabiliva dei premi per la cattura dei lupi. Lupo silano - Dal 1971 é considerato specie protetta perché viene ritenuto un elemento equilibratore della fauna selvatica e, nello stesso tempo, per salvarlo dall'estinzione. Anche in Sila , quindi nelle nostre zone, non mancavano i  lupari perc hé non mancavano le greggi. Durante gli inverni particolarmente gelidi e nevosi numerose erano le capre e le pecore sgozzate dai lupi. Pertanto il lavoro del...

IL DOMINIO DEI CORTESE

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"...Il desiderio del vigneto e dell'orto diventò una febbre ed il piccone continuò a macinare sassi ,  a d attaccare in pieno zone scoscese...Per correggere le forti pendenze del terreno fu necessario un lavoro titanico di muri su muri, di pietre a secco...nel quale i nostri avi bagnarono di sudore ogni benché minima zolla di terra... Per chi voglia farsene un'idea non ha da far altro che guardare il territorio di Savelli da Castelsilano... " . (Pericle Maone) Panorama Savelli visto da Castelsilano 1668-1746 SAVELLI SOTTO IL DOMINIO DEI CORTESE Come già detto nel primo episodio del racconto della Storia di Savelli , il Principe Carlo Antonio Spinelli , figlio di Carlotta Savelli, nel 1668 vendeva per 50.000 ducati la terra di Verzino col suo casale di Savelli a Leonardo Cortese . Così, nelle sue memorie, il sacerdote Donnu Peppuzzu descrive questo passaggio: "Un tal Capitano Cortese, romano, annoiato delle sofferenze militari, per quieto vivere partivasi da R...

LA SETTIMANA CHE PRECEDE IL MATRIMONIO

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Inizio anni '50 - Foto della Prima Richiesta- Sposi Pontieri/Tallarico con parenti ed amici. Dopo l'adempimento della prima richiesta (pubblicazioni degli atti del matrimonio),  gli sposi si devono dedicare alla preparazione della futura casa e a tutti gli adempimenti che la forma e la tradizione richiedono. Finalmente i futuri sposi,  Maria e Pietro,  sono arrivati alla settimana che precede il loro matrimonio e quindi devono mettere a punto le ultime cose. Entrambi, e non solo loro, hanno dei riti da seguire.  Il giovedì , in un forno pubblico, si prepara il pane per le nozze dopo che lo sposo ha fornito il grano necessario.  Alla panificazione provvede la sposa: oltre al pane comune si fanno anche i "muccellati" (buccellati) (1) . I "muccellati", in questa occasione "giganti", vengono preparati dalla futura sposa, dalla suocera, dalle cognate o dai parenti. Dopo cotti , vengono disposti in grandi cesti di vimini addobbati con una tela cerat...

A BIFANIA

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L'Epifania conclude il ciclo delle feste natalizie e in sé racchiude tradizioni, credenze e superstizioni che mischiano riti cristiani con quelli pagani . Possiamo dire che è una notte magica , una notte dove possono accadere cose strane per grandi e piccini. La cena, la sera della vigilia,  deve essere abbondante e si consumeranno il pane e i dolci preparati per le festività. Nel ricordare i discepoli di Gesù e per un messaggio beneaugurante del nuovo anno, bisogna consumare 13 frutti (mele, pere, fichi secchi, noci, castagne, uva, arance, mandarini, melarance, finocchi, nocciole, mandorle e i lupini dolci, che non devono mai mancare). Anche gli animali domestici avranno un trattamento alimentare abbondante per evitare imprecazioni nei confronti dei padroni e per ringraziarli dell'aiuto che danno nel lavoro dei campi.  La leggenda vuole che nella notte dell'Epifania: gli animali parlino ;   le piante fioriscano all'improvviso e diano frutti;   i...