I MULINI DI SAVELLI
Nel raccontare la storia di Savelli si parla spesso di terre, di occupazioni, di emigrazione, però non si può non ricordare quanti, con spirito di iniziativa, con determinazione, con volontà, hanno dato al paese un'immagine di laboriosità e di imprenditorialità.
Il detto su SavelIi "ASSAI MULINI E POCU GRANU" (tanti mulini e poco grano) ne è la testimonianza. La costruzione di mulini ad acqua vicino alle sponde dei fiumi, sfruttando la forza motrice dell'acqua, in zone non sempre agevole da raggiungere, la dice lunga sull'intuito e sulla volontà di lavorare dei nostri avi. Bisogna ricordare che la zona nelle vicinanze del paese allora era molto ricca di sorgenti.
Per macinare il grano si andava col sacco di grano ai mulini e si tornava col sacco di farina con l'asino o a piedi. Per coltivare il grano, invece, i contadini sfruttavano quelle poche zone pianeggianti vicino al paese, oppure si recavano presso i territori collinari vicino a Verzino.
In un sito povero di risorse non si può certamente dire che i nostri antenati non siano stati intraprendenti. Infatti nel territorio di Savelli esistevano 9 mulini ad acqua:
1) - Località Fiumarella: chiamato Mulinu a spalla u ponte
2) - Località Fiumarella: Mulinu Serra
3) - Località Misuolu: Mulinu Troppa u Cianciu
4) - Località Mafia: Mulinu Audia
5) - Località Misuolu: Mulinu Spina
6) - Località Manche: Mulino Petrone
7) - Località Manche: Mulinu Capalbanu
8) - Località Macchia 'e Rote: Mulinu Cavaliere
9) Località Jumara u Casinu: Mulini Gualtieri
I primi cinque mulini erano stati dati in gestione ed erano di proprietà del Barone Passalacqua fino al 1921. Dopo, 130 azionisti savellesi acquistarono Misuolo e i mulini ubicati in questo territorio.(1)
I mulini ad acqua cessarono di funzionare perché incominciò a scarseggiare l'acqua e perché in paese incominciò a funzionare un mulino a carbone. Fu impiantato, nel 1923, da Salvatore Iocca da Pallagorio in località Timparello (attuale Bar- Edicola di Rossella Pontieri). Questa zona veniva chiamata fino agli anni '60 "a machina e Iocca".
Questo mulino, ubicato in paese, fu molto utile agli utenti perché non dovevano più recarsi presso i mulini vicino ai fiumi per la molitura del grano.
Qualche anno dopo sorsero i primi mulini elettrici della ditte Brisinda e Lese, il primo era ubicato in paese presso l'attuale sede del Comune di Savelli. I gestori erano: Giuseppe Gualtieri e Audia Giovanni detto "Guastacruci". (2)
Il mulino di Brisinda funzionò fino agli inizi anni '60. Ho avuto modo di vederlo all'interno e ricordo: nuvole di farina e sacchi pieni, dei grossi cilindri e delle cinghie larghe che facevano girare dei complessi meccanismi.
Interno del Mulino Brisinda - Attualmente sede del Comune |
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Con i mulini elettrici sorse nel paese l'illuminazione privata e poi pubblica. Grazie alla volontà di due gruppi di cittadini di Savelli e di Castelsilano, Savelli ebbe elettricità 30 anni prima dei paesi vicini ( 1928).
Resti del Mulino Gualtieri vicino al fiume Lese. nota 1) Qualche numero su altre attività per evidenziare la vivacità di un paese di 3500/4000 abitanti, ubicato su un cocuzzolo, lontano dalle grandi vie di comunicazione: 20 forni a legna; 2 filande, 2 alberghi, 1 fabbrica di gassose, 4 frantoi e poi calzolai, sarti, bottai, stagnini, mugnai, fabbri, falegnami ecc... Nota 2) - Savelli nella tradizione e nella Storia Volume 3° di G:B: Maone. RICORDO CHE I COMMENTI E' PREFERIBILE CHE SIANO FIRMATI. BASTA METTERE IL PROPRIO NOME ALLA FINE DELL'INTERVENTO. LA PROCEDURA "ANONIMA" PERMETTE DI FIRMARSI E VIENE SEGUITA DA CHI NON HA UN INDIRIZZO E-MAIL O DA CHI SEGUE UN PERCORSO FACILITATO. GRAZIE. Storie di Savelli è su Facebook e su Instagram @storiedisavelli |
Quante notizie,per me sorprendenti,di Savelli,che non conoscevo,come questa sull'esistenza dei mulini. Laboriosità, inventiva,determinazione sembrano quindi contraddistinguere i savellesi da sempre. Grazie per queste preziose informazioni, Maria Gabriella Anania
RispondiEliminaIl 4 della foto del mulino dovrebbe essere mio zio Peppino casciotta che erano assieme a zio Luigi u vulinaro che lavoravano assieme e difronte il mulino c'era il forno e BISINDA Grazie per tutte queste informazioni
RispondiEliminaGrazie mille per questi ricordi da rivivere con gioia a rivedere mio padre nel pieno della gioventù
RispondiEliminaFranco Tallarico.
Se ricia,quando i Mulinari litigano guardati a farina.
RispondiEliminaBellissime foto.Bei ricordi.
Martinetti, Micuzzu Felicicchio, Luigi Savelli Mulinaru, Peppino Tallarico.
Franco Savelli
Grazie per la collaborazione. Aggiornero' l'elenco dei nomi.
RispondiEliminaLo conosco anch'io il detto "Quando litigano i mulinari, guardati la farina", forse perché fingevano di litigare per fregarti la farina... complimenti per le notizie. Tonino Arabia
RispondiEliminaGrazie Pietro per questo interessante articolo che descrive i mulin nel comune di Savelli, sapresti dirmi se ancora sono esistenti e visibili?
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