COLLAGE FOTOGRAFICO (Calcio '30-'60)
CALCIO D'INIZIO (1^ parte): dagli anni '30 agli anni '60 Le foto, le immagini in genere, prendono vita quando vengono osservate con attenzione condivise, commentate, solo allora diventano storia, fanno rinascere ricordi e fanno rivivere emozioni. Le foto chiuse in un cassetto ci aspettano per incuriosirci ed emozionarci... La rassegna fotografica proposta vuole offrire una carrellata di quello che è stato lo sport più diffuso nel nostro territorio. Anche lo sport contribuisce a dare un'immagine dei cambiamenti sociali e ambientali di un paese -1- ![]() |
Campo da calcio costruito nel 1934. (attualmente il luogo è occupato dal Savelli Hospital). Fu costruito con grande entusiasmo dalla popolazione in seguito alla vittoria dell'Italia della Coppa del Mondo in quell'anno. Prima si giocava nei pochi e angusti spiazzi che si trovavano fuori paese: "alli Chiani e Japicu" (Piani di Giacomo, all'inizio dell'attuale Strada del Villaggio); "Alla rota ro cavallu" (alla ruota del cavallo, zona attualmente occupata dalle case popolari) ecc... |
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Anni '40 - La porta del campo lato "Rinacchio" - 3 - |
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1946 - La porta del campo lato sud. Si intravedono sullo sfondo: le Croci del Calvario e la casa di Colonnese |
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Anni '40 - Il signore con la maglietta della Juve è Luigino Arcuri. Alla sua destra Giuseppe Gualtieri (Pippinu); alla sua sinistra Gian Battista Maone. Sotto Luigino Arcuri, accosciato, Antonio Gentile (zu 'Ntonuzzu u Nutaru). Per il resto... si accettano suggerimenti. |
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Anni '40 - Ho riconosciuti solo due giocatori: Da sinistra: - il terzo, in piedi, Vincenzo Tallarico ( "Garattulu") - il terzultimo in piedi è Antonio Greco ("Franciscantoni"); - il secondo da sinistra, accosciato: Ferdinando Pontieri ( Cardacchio). - appena dopo il portiere, Giuseppe Polillo (forse). La passione per il calcio a Savelli è stata vissuta sempre con molta intensità. I momenti più significativi comprendono il periodo prima della seconda guerra mondiale e quello immediatamente successivo. Diversi furono i giovani che si distinsero per passione e bravura. Fra i tanti ne voglio ricordarne due, delle cui gesta e capacità ne sono venuto a conoscenza attraverso i racconti che si facevano in piazza e nell'osteria di mio nonno durante il periodo della mia infanzia. Per quando riguarda il primo periodo, veniva ricordato per bravura, sicurezza e determinazione: Giuseppe Polillo. portiere eccezionale e capitano della squadra. Nel dopoguerra, per esuberanza fisica e capacità di aggregare la squadra nei momenti difficili, veniva ricordato Giuseppe Caligiuri (Guastacruci), centromediano, che sapeva risolvere in difesa le situazioni complicate e, al momento opportuno, sapeva attaccava l'area avversaria. - 8 - |
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La squadra di calcio del Savelli del 1948. (Foto tratta da Vocabolario di Lingua Calabrese di Gino Gentile). Pur non essendoci un vero e proprio campionato, le partite erano "molto vivaci". Specialmente quelle contro il Verzino, Castelsilano, Strongoli. Di alcune si raccontano episodi tragicomici. Il "campanile" veniva difeso con determinazione, oltre ogni misura e non sempre con buon senso, ciò creava spesso rivalità fra paesi vicini. L'episodio cui fa riferimento il disegno di Piero Arcuri ricorda un fatto accaduto negli anni '50 del secolo scorso. Una partita di calcio svoltasi a Verzino finì in rissa, coinvolgendo giocatori e pubblico delle due squadre. I savellesi, inseguiti dai tifosi del Verzino. cercarono di raggiungere il pullman per ripararsi. Il fattorino della corriera, tale Vincenzo Sculco, si mise a protezione del pullman che era stato preso a noleggio, e, con le braccia aperte, gridò: "MINATI A MMIE E LASSATI STARE U PUSTALE" " Picchiate me , ma non toccate il pullman". Pare che la situazione sia tornata alla normalità grazie all'intervento del Maresciallo Abate della caserma di Savelli, ivi presente, che intervenne con decisione facendo esplodere un colpo d'arma in aria. - 9 -
Il Sindaco di allora, Natale Greco, legge il discorso della cerimonia. Per questo motivo il campo fu spostato nel luogo dove è ubicato adesso. Si riconoscono da sinistra : - Arciprete Don Antonio Maone - Natale Greco ( Sindaco di Savelli) - Luigi Tallarico (insegnante) - ? - "Luiginu u Bandista" - L'avvocato Fazio - 10 -
Le partite fra rioni, in quel periodo, erano un avvenimento normale, visto il gran numero di bambini che c'era allora in paese .La cosa difficile era avere un pallone a disposizione. Non era normale, invece, la rivalità che si era creata fra rioni. Proverbiale erano le sfide fra i rioni: "Jesulella" e "Timpariellu" La competizione fra questi due "rughe" c'era sia durante gli incontri di calcio, sia quando si facevano i falò durante il periodo di Natale. ![]() 1959 La foto è stata fatta sul campo del Verzino e ritrae le due formazioni di Verzino e Savelli La squadra del Savelli ha la divisa a strisce bianconere. Si riconoscono: in piedi da sinistra: - Gino Bottaro accosciati da sinistra: - "Luiginu e Musicu" ( con la maglia scura) - Dante Notaro ( "Dantinu" portiere) - ? - Galì Gallo ( avvocato) - Salvatore Caligiuri ( "Turillu e Cappellazzu") - Lucente ( con lamaglia scura) - Domenico Pontieri ( "Sciampagna") - Giuseppe Bottaro ( Pippinu, falegname). -12-
Continua... |
Fantastico complimenti Piero🤗🤗🤗
RispondiEliminaRosario
Piero bravissimo. Quanta bella gente! Fa parte di noi del nostro vissuto e per quanto mi riguarda sono fiera di essere una Savellese.
RispondiEliminaElena M.
Complimenti vivissimi per le notizie e la documentazione fotografica. Nel nostro piccolo, avevamo formato una squadretta di rughitani, la San Calogero, composta da under e over, senza "fisic du role' e andavamo a giocare al Boschetto. Ciao ciao
RispondiEliminaA. A.