IL MIO ULTIMO NATALE A SAVELLI

Nell'augurare a tutti i lettori del blog un felice anno nuovo, oggi condivido un ricordo personale.

1974: ero già emigrato a Milano dal 1969 e, come di consueto, sono tornato a Savelli per le vacanze di Natale.
Dopo qualche giorno dal mio arrivo una nevicata ha imbiancato tutto il paese.
Il mattino seguente sento grida e colpi alla porta di casa. Il mio amico Pippo Paletta gridava che mi avrebbe liberato dalla neve che ostruiva la porta.
L'abbondante nevicata della notte e il vento avevano ammassato tutta la neve davanti alla porta ostruendola. Ero intrappolato!
L'amico Pippo Paletta era venuto a sincerarsi che stessi bene... ma io non mi ero neanche accorto di questo problema!
Pippo Paletta ed io dopo il "salvataggio"

Anche l'elettricità è mancata per diversi giorni e quindi i forni elettrici non sono riusciti a panificare.
La mattina di capodanno il gruppo di amici si gode il ritorno del bel tempo con una bella passeggiata, qualche palla di neve e scatti fotografici per immortalare il momento.

1 gennaio 1975: Io (Pietro Pontieri), Pippo Paletta, Francesco Pontieri, Giovanni Gualtieri

Francesco Pontieri e io (Pietro Pontieri)

Io e Pippo Paletta

Quello di 50 anni fa è stato l'ultimo Natale e Capodanno che ho trascorso a Savelli.


Buon anno a tutti!
👉Tradizioni Natalizie
👉A Strina

Commenti

  1. Buon Anno a te Pedro e famiglia 🍾🥂 quella nevicata a me ricorda invece il maresciallo capichiatto quel finanziare che viveva a Napoli, mi aveva portato lo stereo della Pioneer hi-fi di quei tempi novità assoluta, e avevo appena finito di montare ho ascoltato il primo disco e si era fatto tardi. Ho dormito con la speranza che l'indomani mi sarei fatto una scorpacciata di musica ad alta definizione, invece andò via la luce per il pulverinu e ritorno se ricordi alla befana, 😂😂 una maledizione 😂😂😂 e ricordo che a Savelli erano finite le batterie per torce ecc. E le candele. Ricordi
    Rosario S.

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  2. Grazie Piero, per avermi ricordato anche la mia presenza a Savelli, sono venuto insieme a mio nipote Antonio con la cinquecento bianca, perché mi ero fidanzato e rimasi bloccato a Savelli .
    Dopo una settimana siamo partiti per Firenze, la via di Campana era stata aperta per passaggio delle macchine, allora si contavamo ,sulle punte delle dita.
    Arrivati dopo Campagna via libera.
    Fu una esperienza indimenticabile.
    Sono tornato a Savelli d'inverno nel 1981 quando ci fu un'altra nevicata eccezionale, infatti la foto con la neve alla porta fatta da il grande Umberto Rossini, è mio fratello Eugenio.

    Grazie ancora per avermi ricordato quel bellissimo anno trascorso a Savelli.
    Buon anno nuovo a tutti.
    Angelo Lio

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