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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

LA SCUOLA NEL TEMPO (Parte 1)

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In questo periodo di Pandemia tra gli argomenti al centro di vari dibattiti c'è la SCUOLA .  Oggi si parla di Didattica a Distanza, di Didattica Integrata, di Supporti Tecnologici, di Inclusione ecc. Ma com'era la SCUOLA UNA VOLTA ? Per conoscere la Storia bisogna passare, anche, dalla lettura di date e numeri che possono sembrare aridi, ma rappresentano anche la crescita e lo sviluppo economico e sociale del paese, Cerchiamo di ricostruire il processo di crescita della scuola a Savelli. Nel 1760, l'Ing. Tavolario Giuseppe Pollio, fornisce importanti notizie sulla vita del nostro paese, non riporta, però, alcuna notizia sulle capacità di leggere, scrivere e far di conto della comunità. Nel 1813 Savelli diventa Comune autonomo , gestisce lo Stato Civile e dagli atti è stato così possibile rilevare con certezza gli scriventi e i non scriventi.  Molti furono i sindaci e gli assessori croce-segnati, definiti anche " idioti ", cioè non in grado di leggere e di scriver...

Storia del calcio Savellese

Ieri, su invito Antonio Tallarico, sono intervenuto nella diretta Facebook di Savelli2016 . Attraverso le foto ho raccontato la storia del calcio a Savelli. Partendo dalla costruzione del primo campo ( clicca qui per leggere l'articolo ), passando per la prima formazione iscritta a un campionato federale. Un ringraziamento affettuoso ad Antonio per la bellissima iniziativa e a tutti i partecipanti che hanno arricchito la narrazione con aneddoti personali. Qui di seguito potete rivedere tutta la bella serata!

COMUNICAZIONE: Come scrivere un commento

 COME INVIARE COMMENTO Ci  sono state delle difficoltà , da parte di qualcuno, ad inviare il proprio commento. Per poter permettere a tutti di inserirsi nelle " Storie" , di scrivere il proprio commento, di esprimere il proprio parere e di integrare il racconto,   descrivo i vari passagg i: Andare in fondo all'articolo e cliccare su "INSERISCI IL TUO COMMENTO"   Scegli Commenta come : Account Google: se hai un account gmail (verrà mostrato il tuo nome). Nome/URL: scrivi il tuo nome e clicca su CONTINUA. Anonimo: non verrà mostrato alcun nome. Scrivi il tuo commento e clicca su PUBBLICA . Se richiesto, spuntare NON SONO UN ROBOT , e ricliccare su PUBBLICA .  A fine commento si può apporre  il proprio nome.     

"VIATI I RIUNI !"

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Nella presentazione del Blog è stato detto che Storia è anche una frase che ricorda un avvenimento, una persona, un gesto e in questo modo la memoria popolare perpetua nel tempo.  Questo racconto avalla questa considerazione. Francesco FACCIOLO  era un savellese nato nel 1866, si arruolò nelle Guardie di Pubblica Sicurezza (attuale Polizia di Stato). Fu congedato, visse a Savelli da pensionato e quindi godeva di una buona rendita. Questo gli permetteva di potersi alimentare con qualità e quantità. Cosa che non tutti potevano permettersi a quei tempi.  Il pancione, su cui lui stesso scherzava, intanto aumentava. Quando la macelleria offriva la carne a prezzo vantaggioso ( "a bassa macelleria" , da animali infortunati o feriti), faceva provviste mettendola sotto aceto. Gli abbondanti pranzi, spesso, provocavano problemi digestivi tanto che spesso faceva fatica a riposare. Allora il nostro avo si recava ai Piani di Santa Lucia  (spiazzo della Croce Rossa, sotto l'attua...

LA COSTRUZIONE DEL PRIMO CAMPO DA CALCIO

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Da un po' di anni a Savelli si organizza un torneo estivo  di calcetto su erba sintetica, che vede la partecipazione di squadre per lo  più di Savelli. Si fa fatica ad organizzare partite regolari, in campi regolamentari durante l'estate, ma anche campionati di terza categoria durante l'anno per mancanza di giovani e anche per gli interessi sportivi che si sono diversificati. Una volta il calcio appassionava di più anche perchè rappresentava l'unico diversivo  ( qui  la Storia del Calcio Savellese). Da qui i Tornei Estivi organizzati verso la fine degli anni '60 con la partecipazione di tutte le squadre del circondario, il Campionato di Seconda Categoria, fine anni '60 e  di Terza Categoria negli anni a seguire, Partite che vedevano la presenza di un pubblico numeroso con la presenza massiccia di tifosi ospiti. Ma fino agli anni '30 il nostro paese non aveva un campo da calcio! Ma com'è nata la passione calcistica a Savelli? La vittoria della Nazionale I...

Dalla strada verso Lese

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Una bella foto panoramica del nostro paese scattata negli anni '80 dalla strada per il fiume Lese. Clicca sulla foto per ingrandirla, VI E' PIACIUTA? C'E' QUALCOSA DI DIVERSO RISPETTO AD ORA ? SCRIVILO NEI COMMENTI.

ZU DANIELE

Ho conosciuto zu Daniele agli inizi degli anni ‘60 attraverso una  foto appesa al muro dell’osteria di famiglia. Aveva una camicia bianca e un grande crocifisso madreperlato al collo. La sua tormentata storia l’ho appresa dai frequentatori dell’osteria che l’avevano conosciuto. Ve la propongo così come la racconta Giovanbattista Maone nel suo libro LA MEMORIA: Si chiamava Giuseppe Daniele  Fabiano e nacque a Savelli nel 1857 da genitori entrambi analfabeti. La mamma si chiamava Tranchè Benedetta, certamente proveniente da qualche lontano paese, giunta a Savelli prima dell’Unità d’Italia. Daniele faceva il pastore e doveva avere la maggiore età (1878/79), quando  nel territorio di Savelli fu ucciso un uomo. Come Daniele raccontava,fu imputato di quel delitto perché i Carabinieri constatarono che il pastore indossava i vestiti dell’ucciso. Arrestato,negò di essere l’omicida , asserendo di avere trovato per la campagna quegli indumenti e di averli indossati senza pensare che...

RIME DI PASQUA

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Nella tradizione savellese erano presenti canti e preghiere relative ad ogni giorno della Settimana Santa. Dalla morte di Gesù fino alla Resurrezione.  CLICCA SULLA POESIA PER INGRANDIRE.

LA PASQUA A SAVELLI

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Anche nel ricordare la Pasqua scopriamo curiosità sacre e profane della Savelli di un tempo. Durante la Settimana Santa venivano recitati canti e filastrocche.  Ve ne propongo qualcuna. Auguri di una Pasqua che porti serenità a tutti.      La Pasqua nel nostro paese, non viene celebrata con grande solennità. Le tradizioni popolari sono poche e perlopiù si riallacciano con quelle Nazionali. Ricordiamo, fra queste, le funzioni religiose del giovedì Santo : in chiesa il parroco lava i piedi a 13 poveri e dona a loro un pane, un bicchiere di vino e 13 "denari". Il venerdì Santo si fa la processione al Calvario: il popolo accompagna la bara di Gesù morto e dell'addolorata, intonando dei mesti canti sulla passione di Cristo. In chiesa si costruisce il Sepolcro che viene adornato con piantine di cereali (lavurielli), appositamente preparati e che sono il simbolo della resurrezione. Il sabato Santo si benedice l'acqua e il fuoco. Un tempo, quando l'allegro e l'attes...