LA SETTIMANA CHE SEGUE IL MATRIMONIO

Dopo i lunghi preparativi e la festa del matrimonio con pranzo, balli e canti, vediamo come vivranno i  neo sposi, Maria e Pietro, la settimana successiva al loro matrimonio

Se la settimana precedente era stata movimentata, dedicata ai preparativi e al godimento della festa e degli altri, questa è tutta degli sposi che la vivranno in isolamento e in beata segregazione.

I giovani sposi, durante questo periodo, non hanno contatto con nessuno.

Solo la mamma dello sposo, per tutta la settimana, ogni mattina porta loro latte, caffè, uova...

Gli sposi non escono di casa per nessun motivo; solo il Giovedì, a tarda sera, faranno una breve visita ai rispettivi genitori, poi torneranno a rinchiudersi nella loro casa sino alla domenica.

Sposi 1926  (Foto G.B. Maone)

In questo giorno si recheranno a Messa per ricevere la benedizione dal Parroco e dopo andranno a casa della sposa dove consumeranno il pranzo insieme ai parenti più stretti.

Sposi Fazio anni '40

Con il pranzo finisce la bella e dolce avventura del matrimonio e comincerà l'avventura seria e impegnativa della vita..... 

La frase "su nesciuti e ziti" che si diceva una volta dopo una settimana dal matrimonio, significava la fine del fidanzamento e l'inizio di una nuova vita.

Con la formazione di una nuova famiglia cosa faranno d'ora in poi i nostri personaggi?

Pietro ritornerà a fare i lavori in campagna, provvederà alla semina del primo grano, accudirà gli animali  e si adopererà di trovare qualsiasi lavoro per mantenere la famiglia e di migliorare le proprietà per i figli che verranno.

1933/34 - Donne e uomini al lavoro in località "Grillea" (Famiglia Astorino)


Gentile (Girivinu)
1979 - Ritorno dai campi con la legna e piccole provviste

Maria si risiederà al telaio e ricomincerà a tessere non più per lei ma per gli altri che verranno; accudirà a tutte le faccende domestiche; alleverà il maiale e i polli; darà una mano al marito in campagna quando avrà tempo.

Coniugi Iuliano.
 Il lavoro delle donne, seppur faticoso, è stato proficuo e determinante nell'economia familiare


Si ritorna dalla campagna "ccu nu viaggiu e frasche"(con le fascine sulla testa).

Il suo compito principale sarà quello di essere una buona madre....anche perché si prevede che la famiglia sarà numerosa.

Ai figli verrà dato il nome dei genitori paterni e materni, poi sarà la volta degli zii, e se i figli saranno tanti ci sarà modo di ricordare governanti, eroi, re...

I figli diventeranno grandi e così la storia di Maria e Pietro si ripeterà nel tempo (1).


Questo é quello che accadeva tanti anni fa adesso i racconti e le rievocazioni aiutano a ricordare e a trasmettere alle nuove generazioni  il tempo che fu.

Qualche anno fa, esattamente nel 1996 durante l'estate, é stata organizzata una "sfilata" di ragazzi e di ragazze che indossavano abiti da sposa di una volta e i cosiddetti "vestiti del settimo giorno",

Nelle foto sotto alcuni momenti della manifestazione.


1996 - Il gruppo di ragazze/i  nella rievocazione per far vedere gli abiti da sposa di una volta e i vestiti del "settimo giorno".


Storie di Savelli è su Facebook 
e ora anche su Instagram 


nota 1) dal libro Savelli nella Tradizione e nella Storia di P. Maone e G.B. Maone

Commenti

  1. Bellissime le tradizioni dei nostri avi. Bisognerebbe farle conoscere e divulgarle anche ai nostri tempi. Noi anta, magari condividiamo, ma i giovani? La tua ricerca merita tantissime riflessioni. Complimenti e grazie per il tuo lavoro. Alla prima occasione si potrà fare degli incontri in presenza. Buon lavoro e a rivederci. Tonino Arabia

    RispondiElimina
  2. Nella vita reale l'esperienza del matrimonio continua fino all'ultimo respiro ed anche oltre.
    P. M.

    RispondiElimina
  3. I miei cari nonni in basso a destra.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

I SUPRANUMI

DA SANATORIO A VILLAGGIO TURISTICO

USCITE D'ESTATE