FESTA DEGLI ALBERI E PASSAGGIATA SCOLASTICA
Per deformazione professionale i tempi, ancora adesso, seppur in parte, vengono scanditi dagli avvenimenti scolastici e dal suo calendario, pertanto mi sono chiesto cosa si facesse alla fine dell'anno scolastico quando andavo alle scuole elementari.
Ricordo due momenti particolarmente significativi che rendevano felici tutti gli alunni perchè erano giornate di festa e di allegria:
- La Festa degli alberi
- La Passeggiata Scolastica
La Festa degli Alberi si svolgeva in primavera inoltrata quando le giornate diventavano sempre più calde. Alcune classi preparavano "la recita" che veniva rappresentata all'aperto in presenza di altre classi, degli insegnanti e del Direttore didattico. Dopo si raggiungeva il luogo dove gli operai avevano provveduto a scavare delle buche per piantare gli alberi.
I bambini avevano la possibilità di vedere la crescita delle piante vista la vicinanza del luogo dove erano state piantate. Infatti, dopo qualche anno, qualcuno poteva dire con orgoglio "questo pino l'ho piantato io".
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Anni '30 Festa degli alberi |
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Festa degli Alberi 1959. Il Direttore Didattico De Paola con il Sindaco Natale Greco che legge il discorso indirizzato agli alunni. Per i nati del '50 e dintorni, a sinistra la Maestra Pontieri con la classe 4^. |
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Festa degli Alberi 1959. - L'Ins. "Raffelina" (in ginocchio); - l'Ins. Teresa Pontieri; - non ricordo il nome della guardia forestale; - dietro la guardia: a destra Lucente, il bidello e Fazio ( Vaiacone), addetto allo scavo delle buche, con il figlio Mario; - dietro la maestra Pontieri: Maria Rizzo (Cipulla); Pietro Pontieri (Cardacchio); Rosa Manfredi (sorella Nick Manfredi); - a sinistra con maglia bianca Spina Giuseppe (Gambardella). |
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Fine anni '50. Insegnanti, autorità e alunni in occasione della Festa degli Alberi. (Ingrandite e osservate. Molti si riconoscono) |
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Anni '60 - Foto di qualità non eccezionale, ho voluto pubblicarla per evidenziare la moltitudine di bambini che frequentavano la scuola elementare, |
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Anni '80 |
A piedi si prendeva la strada sterrata prima del serbatoio. Si saliva attraverso stretti sentieri e, una volta oltrepassata la zona pianeggiante(mpari), si scendeva fino ad arrivare a fianco dell'ex bar del Cacciatore. Un serpentone di bambini si snodava lungo il sentiero della Sila, il numero era considerevole visto che le classi erano numerose (c'erano sezioni maschili e femminili).
Arrivati a destinazione, ogni classe cercava di scegliere il posto dove poter consumare il pranzo che ognuno aveva portato. Veniva occupato tutto il piazzale e i luoghi vicino alle sorgenti d'acqua visto che erano diverse.
Gli insegnati accompagnavano il lauto pranzo con vini prelibati e dolci; gli alunni, ma non tutti, avevano l' "Idrolitina", polvere in bustina che, una volta versata in acqua, la rendeva effervescente.
Giornate di libertà, di grande allegria e di spensieratezza che, alla luce di tanti cambiamenti sociali e scolastici, vengono percepite non solo come indimenticabili, ma quasi come surreali.
VOI AVETE PARTECIPATO ALLA FESTA DEGLI ALBERI?
AVETE QUALCHE RICORDO PARTICOLARE?
Veramente bello
RispondiEliminache ricordi ed anche quante botte dalla Pontieri.
Ricordo che una mattina arrivato a scuola mi chiama e mi dice:
vai da tuo zio Bottaro e chiedigli a mio nome dj farti una bacchetta.
Ero felice di saltare qualche ora, vado da mio zio che fa subito una bacchetta in legno dj noce perfettamente levigata e lucidata.
Torno a scuola la consegno alla maestra e vado a sedermi al mio banco, contento di aver saltato qualche ora.
Non faccio in tempo a sedermi che la Pontieri mi chiama e m'interroga.
risultato !!!
sono stato il primo a provare la bacchetta di noce, e mi ha picchiati con tutta la forza .
Ancora adesso quando ci penso istintivamente tendo a chiudere le mani.
E pensare che mio papà gli offriva anche il caffè perché mi aveva picchiato.
������
buona domenica
Pippo Torcasso
Ricordi indimenticabili. Quanta allegria e quanta bella gioventù. A proposito della guardia forestale,senza nome, potrebbe essere Abate. Ho avuto in classe il figlio Mario.
RispondiEliminaAbate era il maresciallo dei carabinieri.
EliminaCari Pierino, sto cercando di dare una risposta alla domanda sulla guardia forestale,e non ci riesco.La scrivo a te.Si chiamava,per quanto ricordo, Battista Scandalise o Scandalese ed era di S.Giovanni in Fiore ed abitava nell'appartamento sopra lo studio tecnico dell'ing.Nigro di fronte alla "caggia" del bar Vulcano.
RispondiEliminaLuigi Anania
Luigi.
Eliminahai ragione sì chiamava Scandalise. Il figlio veniva a scuola con me.
Per prima cosa, vorrei complimentarmi col carissimo Pierino Pontieri che ci fa ripercorrere la memoria storica del nostro Caro Paese. A proposito della bacchetta, citata da Pippo Torcasso, ne so qualcosa anch'io... infatti la chiamavamo "la santa ragione" e la Maestra Teresa Pontieri me la affidò per custodirla durante l'estate, per poi riportarla all'inizio dell'anno scolastico seguente. La riportai, nonostante molti compagni mi suggerivano di nasconderla. La bacchetta l'abbiamo 'assaggiata' un po' tutti, erano altri tempi. Però ricordo con piacere, che tantissimi anni dopo, 30 dalla quinta, facemmo un piacevole incontro e anche una pizzata con la nostra Maestra. Tonino Arabia
EliminaA proposito della Festa degli alberi, erano ricorrenze molto belle, perché oltre a piantare gli alberi, era una occasione anche di recitare qualche poesia o testo davanti alle compagne e compagni e alle Autorità presenti. Tonino Arabia
RispondiEliminaCiao Piero che belle queste foto e quanti ricordi suscitano. “La passeggiata scolastica” di fine anno era una grande festa e ricordo il percorso salendo verso a “Tavulara”. Ho riconosciuto mia sorella Rosa e forse ci sono anch’io. E che dire della festa degli alberi... serviva a rimboscare. Dove sono io abbiamo piantumato; un albero per ogni vittima del Covid... piantare alberi è sempre una bella cosa
RispondiEliminaLevato Franca
RispondiEliminaRicordo con piacere gli anni in cui frequentavo la scuola elementare (Intorno al 1990) e ogni anno facevamo la passeggiata per la festa degli alberi con annessa piccola recita all'aperto.
RispondiEliminaIn una di queste occasioni (forse ero in terza elementare) abbiamo piantato i pini che adesso crescono folti e rigogliosi sotto il serbatoio, di fianco a casa di mia zia Teresa (a Farmacista).
E ricordo ancora con più piacere che ogni tanto trovavo la scusa per recarmi a casa sua perché con zio Peppino Zarrettu (buonanima) davo l'acqua a quelle piantine.