Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2022

LA RELAZIONE DEL POLLIO (pt.2)

Immagine
"...Il desiderio del vigneto e dell'orto diventò una febbre ed il piccone continuò a macinare sassi, a d attaccare in pieno zone scoscese... Per correggere le forti pendenze del terreno fu necessario un lavoro titanico di muri su muri, di pietre a secco... nel quale i nostri avi bagnarono di sudore ogni benché minima zolla di terra... Per chi voglia farsene un'idea non ha da far altro che guardare il territorio di Savelli da Castelsilano... " . (Pericle Maone) Panorama Savelli visto da Castelsilano Nel riprendere il racconto della  storia di Savelli  ricordo che dal 1746 al 1761 Savelli fu compreso nei beni della Regia Camera Borbonica perché il Feudo era stato tolto ai  Cortese  per cattiva gestione. Dal  1762  fu affidato al Sig. Nicola Barberio - Toscano di San Giovanni in Fiore. Prima di fare questo passaggio di vendita fu necessario verificare come fossero (erano) costituiti i due feudi, quello di Verzino e quello di Savelli. L'incarico fu ...

LE ROGAZIONI

Immagine
 RITORNO DAI CAMPI... RICORDI D'ALTRI TEMPI Tempi in cui i nostri genitori/nonni si svegliavano il mattino molto presto  per raggiungere, a piedi o  con l'asino, la campagna, spesso distante qualche ora di cammino. Anni '50 Anni '80 Anni '90 Il lavoro in campagna ha caratterizzato l'economia non solo del nostro paese. Ai campi e al lavoro che l'uomo vi svolge, la Chiesa dedica una ricorrenza: Le Rogazioni , festa  religiosa di augurio sulla buona riuscita della semina e dei frutti della terra. Le Rogazion i sono delle processioni propiziatorie per la buona riuscita del lavoro che l'uomo dedica ai campi. Questa festa religiosa si svolge nei giorni del  23-24-25 Aprile   con preghiere e atti di penitenza che hanno lo scopo di attirare la benedizione divina sull'acqua, sull'uomo e sul lavoro della terra. L'usanza ha un riferimento molto antico e risale ad un evento accaduto in Gallia nel V secolo, esattamente nel 474.  In quell'anno vi furon...

DOLCI PASQUALI SAVELLESI (ricetta)

Immagine
 I dolci che la tradizione pasquale ricorda sono: le  ciambelle ornate con le uova  e  le pizze   "ccu llu n à spru" (meringa) , una crema bianca fatta con albume delle uova montati a neve e con zucchero. Ecco la ricetta: - 5 uova; - 250 grammi di zucchero; - un bicchiere di olio ( una volta si usava lo strutto) - metà bicchiere di latte; _ una bustina di lievito; - buccia di limone grattugiata; - farina quanto basta. Tutto l'impasto si deve presentare morbido ed omogeneo. Dare forma al lavoro: ciambelle; colombine; bamboline... e infornare fino alla doratura, Dopo la cottura spalmare  sui dolci  "u n à spru" .   ( Ricetta fornita da Elena Pontieri) (Foto Elena Pontieri) (Foto Maria Chiarello) Dolci pasquali Qui trovi invece la descrizione e le foto delle tradizioni religiose della Settimana Santa AUGURI DI UNA SERENA PASQUA A TUTTI COLORO CHE SEGUONO QUESTO BLOG  E CHE AMANO CONDIVIDERE, CONOSCERE E FAR CONOSCERE LA  CULTURA E LE T...

LA SETTIMANA SANTA

Immagine
Avevo già parlato della Pasqua a Savelli in questo articolo e, settimana scorsa, anche della  Domenica delle Palme . Volevo quindi approfondire con nuove foto e testimonianze. La ricorrenza della Pasqua si riallaccia ai riti che si celebrano a livello nazionale: IL GIOVEDI SANTO  la Cena del Signore con il Parroco che lava i piedi agli Apostoli e dona loro il pane.  1973 - Lavanda dei piedi agli Apostoli. Parroco Don Pietro Pontieri. Da sinistra Giuseppe Pontieri (Cardacchio); Giuseppe Tallarico (Mannene); ... l'ultimo Paletta Giuseppe (Pippo) IL VENERDI SANTO   la processione al Calvario .  Anni '50 - Il Calvario era collocato nella zona sottostante del Campo Sportivo, attualmente occupata dalla Pro Loco.  In Chiesa Madre , l'altare a sinistra della navata centrale, viene addobbato con piantine di cereali, i  "lavurielli" (1) , simbolo della Resurrezione. Questo rito ha origine antichissime e ha un significato profondo perché ricorda: la nascita,...

LA DOMENICA DELLE PALME

Immagine
La Domenica delle Palme era ed è una festa molto sentita dal nostro popolo perché ricorda il terremoto del 27 Marzo 1638 che colpì i paesi del cosentino fra cui Scigliano e Carpanzano. I terremotati di questi paesi raggiunsero i nostri territori e fondarono Savelli. Per rendere più solenne questa ricorrenza, i fedeli vestiti a festa e con la palma tra le mani, in gran numero si recavano in Chiesa. Dopo la benedizione, in particolare i giovani, con le palme in mano, che spesso consistevano in piccoli alberi, iniziavano una specie di gara per arrivare per primi al Calvario, luogo davanti al cimitero, dove tuttora ci sono tre croci di ferro.  Seguiva la spettacolare processione dei fedeli guidata dal Clero. Arrivati al Calvario, la maggior parte dei fedeli si recava all'interno del cimitero per porre un ramoscello benedetto sulle tombe dei defunti.  Anni '90 - Festa delle Palme Le donne, specialmente quelle colpite da lutti recenti, si abbondonavano a lamenti urlati, in cui veniv...

U JUACU RI CUTI

Immagine
Anche le bambine. oltre al tradizionale gioco della bambola in quel tempo di pezza, avevano il loro giochi:  - il gioco della "matassa" (intrecciare con le dita un elastico); - U campanaru ( campana): - il gioco dell'elastico attaccato alle caviglie; - Tris, ecc.. Giochi, a volte vivaci e di movimento, altre volte un po' più sedentari, che rappresentavano per tutti, maschi e femmine, una valvola di sfogo in quanto ci si allontanava dalla severità dei genitori e degli insegnanti. Era il momento liberatorio, della compagnia, delle "ore felici" ,  Uno di questi giochi, a cui le bambine si dedicavano molto, era u juacu ri cuti (il gioco dei "cuti":   il gioco dei 5 sassolini), noto in diverse regioni italiane le cui modalità erano pressoché simili. Si giocava in due o tre bambine, si sceglievano con cura 5 sassolini lisci, si cercava un piano di gioco, un gradino, un tavolo, una panca su cui giocare. Il gioco richiedeva una particolare abilità nei movi...