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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

RACCONTO DI UN BAMBINO

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Durante una chiacchierata fatta in estate con un caro amico, nelle passeggiate serali rilassanti, scherzose, che abitualmente si fanno durante quel periodo, ci siamo imbattuti in racconti del  "periodo dell'età felice " come la definisce Piero Arcuri. Il periodo, cioè dell'infanzia e dell'adolescenza. La serata piacevole e la buona compagnia ci ha portato a parlare del passato, e ognuno ha ricordato aneddoti, esperienze, episodi. Il suo un racconto è stato molto personale, ricco di particolari, interessante. E' una storia che tratteggia un periodo in cui anche i minori partecipavano all'economia domestica.  I  bambini /ragazzi  venivano mandati presso gli artigiani (falegnami, muratori, fabbri  calzolai ecc...) ad apprendere un mestiere o a lavorare in campagna.  Si frequentava la scuola solo per soddisfare un'esigenza primaria:  "saper leggere,   scrivere e far di conto" , e   non sempre volentieri. Alle coppie che si sposavano la frase di a...

I MESTIERI DEL PASSATO (pt.1)

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Savelli, ha sempre avuto, da quando è stato fondato (1638) fino agli anni 80/inizi anni '90 del secolo scorso, una vocazione agro/silvo/pastorale sviluppatasi in un contesto territoriale molto difficile . Il fenomeno dell'emigrazione e i cambiamenti sociali, le rinnovate necessita familiari (fra le altre, il desiderio di far studiare i propri figli..) hanno determinato la scomparsa di mestieri che precedentemente sostenevano l'economia del territorio. Ad essa erano legate attività e mestieri alcuni dei quali sono completamente scomparsi. A molte persone sono anche sconosciuti. Alcuni artigiani svolgevano la propria attività in Paese, altri, provenendo da zone dove determinati mestieri si erano localizzati, frequentavano stagionalmente il Paese e soggiornavano presso gli alberghi Sila, Bellavista, Bel Soggiorno, Albergo Turistico.  (1) Col tempo, alcuni di essi, dopo aver preso famiglia, si sono stabilizzati nel nostro territorio. Questi artigiani offrivano i loro servizi...

QUANDO ERAVAMO POVERA GENTE (pt.2)

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Leggi anche la prima parte : i l periodo di riferimento è la fine degli   anni cinquanta,  quando   l'emigrazione nelle Americhe  stava per finire e ne iniziava un'altra,   quella europea   (Germania, Francia, Belgio, Svizzera, Lussemburgo) e nel Nord Italia (Milano, Torino, Genova). Per imbarcarsi bisognava raggiungere Napoli e da lì prendere il transatlantico per le Americhe o per l'Australia. Transatlantico Leonardo da Vinci fu utilizzato dal 1960 per collegare l'Italia con l'America. A metà degli anni '60 fu sostituito dagli aerei perché più veloci. Per raggiungere il luogo d'imbarco si poteva noleggiare una macchina. Una di queste era la "Fiat 1100 R giardinetta", di proprietà di Umberto Frontera "Savoia". Foto dal web In quegli anni l'economia locale non riusciva a sostenere adeguatamente le nuove necessità familiari. Era pur sempre un'economia ristretta, di piccoli numeri, "casarula". Pertanto l 'esodo pe...

QUANDO ERAVAMO POVERA GENTE (pt.1)

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Ci sono immagini che rimangono scolpite nella mente e difficilmente si allontanano da essa.  Le persone diversamente giovani ricorderanno sicuramente:  asini, muli, cavalli che portavano la legna nelle case per la provvista invernale o i prodotti dell'orto; greggi di capre che, col pastore, attraversavano il Paese per andare al pascolo; le nostre nonne/mamme che andavano fuori paese  "alli zimbuni" (porcili)  a portare  "a vrurata" (la brodaglia)  ai maiali ; oppure file interminabili di bovini che attraversavano la via principale nel periodo della transumanza ecc... Immagini di un tempo passato... Anni '50 . Pascolo nella Sila di Savelli Provvista invernale di legna Ritorno dai campi La transumanza Anni '80 . Fortunato Pontieri, verso la campagna per raccoglierne  frutta  e verdura. Molti sono i ricordi che ci riportano a quel periodo, però voglio proporvi questo schema per avere un'immediata, sintetica lettura di questi dati e per cerca...