SAN PIETRO E SAN PAOLO
Il 29 e il 30 Giugno si festeggeranno i patroni di Savelli, San Pietro e San Paolo.
![]() |
San Pietro e Paolo i protettori di Savelli |
Le statue, che risentivano degli acciacchi degli anni, sono state restaurate dalla Sig.ra Pina Martella.
I savellesi ringraziano.
![]() |
Statua di San Paolo dopo il restauro (foto Pina M.) |
![]() |
Statua di San Pietro dopo il restauro (foto Pina M.) |
Quella che una volta era una caratteristica sagra paesana con mortaretti, processione, banda musicale, albero della cuccagna, tiro al bersaglio, fiera ecc... che attirava migliaia di forestieri, è diventata una festa un po' più modesta. Sicuramente le abitudini sono cambiate, però il paese ha mantenuto un grande attaccamento verso i suoi Santi Protettori, tanto è vero che questa ricorrenza la troviamo ripetersi anche presso i nostri paesani emigrati in Argentina.
![]() |
Festa di San Pietro e Paolo presso la Comunità savellese in Buenos Ayres |
Il segno del tempo che passa lo possiamo osservare nella sequenza delle foto che qui di seguito vi propongo.
Laddove mi è possibile, citerò i nomi delle persone che riuscirò a riconoscere.
-1-
![]() |
Anni '40 (?) - In via Roma poco prima della Chiesuola |
![]() |
Fine anni '50 - Processione San Pietro e San Paolo all'uscita dalla Chiesa Madre, |
![]() |
Anni '50 - Via Marina, zona sottostante l'ex asilo. In primo piano il Geom. Francesco Tallarico Dietro: Giovanni Torcasso e figlio; "Palaccu"; "Mastru Tumasi" |
![]() |
1992- Vicino la fontana "ro Nutaru" |
![]() | ||
1992 - " Allu Timpariellu" -9-
|
![]() |
1999 (?) - Il Parroco Don Pietro Pontieri |
Per sapere notizie più dettagliate su come veniva organizzata una volta la festa più importante del paese vi rimando all'articolo pubblicato l'anno scorso.
A quanto scritto nell'articolo sulla festività di San Pietro e Paolo, vorrei aggiungere un ricordo d'infanzia di Pericle Maone citato nel suo libro.
Parla di una figura caratteristica, tale mastro Vito Cerminara, guercio e sbilenco con barbetta da vecchio satiro il quale, vicino alla Chiesa Madre, con in mano una lunga canna, alla cui estremità c'era posizionato un candelotto incendiario, al momento opportuno, dava fuoco alla batteria di "maschi" (i mortaretti) che esplodevano con progressiva potenzialità.
LE PUBBLICAZIONI DEL BLOG SI INTERROMPONO PER LE VACANZE ESTIVE.
BUONA ESTATE A TUTTI
Qui alcuni articoli che sono piaciuti di più:
Ciao Piero, che bei ricordi …era la festa più bella di tutto il circondario, si vivevano tre giorni intensi nella gioia, nella convivialità e nell’armonia. Tutto era semplice ma bello. Felicissima di aver vissuto quei bei tempi anche se ormai andati, ma il ricordo in ognuno nessuno può cancellarlo. Buona serata
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaHai fatto un bel lavoro.
Elena Manfredi
Bravissimo! Sorprendente.......dopo l'informativa della scorsa estate! Saluti Don Pietro Pontieri.
RispondiElimina