Non c'è molto di diverso rispetto ad ora, a parte la strada che comunque continua ad essere un'interpoderale. Ciò vuol dire che a partire dagli anni ottanta, Savelli come tutti i centri delle aree interne dell'Appennino, ha conosciuto un lento ed inesorabile declino. Il risultato è l'effetto "presepe" vale a dire una situazione congelata che le poche e poco significative trasformazioni non scalfiscono.
Attribuire epiteti o appellativi, dare quindi un soprannome, era un'abitudine che veniva usata sin dai tempi dei Greci e dei Romani; Achille veniva chiamato "Pelide" , Scipione veniva detto "l'Africano". Con il Medio Evo (476 - 1492) e il Rinascimento (XV - XVI secolo) assistiamo all'attribuzione e alla diffusione dei nomignoli in maniera più sistematica: Filippo "il Bello"; Riccardo "Cuor di Leone, Pipino "il Breve". L'epiteto o l'appellativo veniva aggiunto al nome proprio per distinguere meglio una persona e per evidenziare alcune sue caratteristiche. Nel nostro paese "U Supranume o Paranume" era un nomignolo molto diverso dal nome ed era molto usato in passato; aiutava ad individuare una persona o una famiglia.. Il soprannome era dunque un segno distintivo e poteva avere caratteristiche scherzose, dispregiative o anche per sottolineare abitudini, difetti, modi di vestire, il tipo di lavoro svolto...
Il villaggio turistico Pino Grande , frazione di Savelli, è situato a circa 4 chilometri dal paese a 1100 metri di altitudine. E' formato da circa 250 ville familiari costruite da privati su terreno acquistato dal Comune. Tale territorio è parte integrante del Parco Nazionale della Sila. 1 Villaggio Pino Grande Savelli 2 Prima degli anni '60 questa località veniva chiamata Sanatorio . Scopriamo perché. La presenza di acqua, l'aria pura, il clima asciutto hanno offerto l'opportunità di sfruttarne le potenzialità. In questo contesto fu istituita una colonia climatica per fini terapeutici. Questa struttura accoglieva i bambini gracili o con problemi polmonari. Questi ambienti, creati all'inizio del '900, venivano chiamati Sanatori . La bontà del clima, nel 1912, ha indotto la Direzione Generale della Sanità a scegliere la località: " Praticiellu" , vicina al nostro paese, quale sede di un padiglione per ospitare i bambini calabresi colpiti da ma...
In seguito al terremoto del 1638 , nei Casali di Cosenza, i profughi dei paesi colpiti da questa calamità, dopo vari spostamenti, arrivarono in una zona dove vi era abbondanza di acqua e di legname . Le quattro fontane poste agli ingressi del paese: Dall'alto a sinistra: - Fontana Nuova - Fontana Vecchia - Pitinella - Pedacese. La pacchiana nella cartolina é: Vicenzina a Cardacchia E qui si stabilirono grazie alla benevolenza della nobildonna Carlotta Savelli sposa di Scipione Spinell i. Dalla benefattrice prese il nome il nuovo insediamento: Savelli . Dopo gli Spinelli, le terre di Verzino e di Savelli passarono ai Cortese che governarono compiendo soprusi e nefandezze. Questa famiglia, per la sua mania di grandezza, fece costruire in Savelli, considerata zona di vacanza, il Palazzo Ducale , vicino ad esso la Chiesa e, alla periferia del paese, la Fontana Vecchia , che inizialmente erogava acqua attraverso tre fontane, poi con quattro (1700). Fontana...
Stupenda! Attendiamo altre tue bellissime foto!!!!
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