FIDANZAMENTO e GIURAMENTO

Prosegue la narrazione delle tradizioni riguardanti il matrimonio. Clicca qui se vuoi rileggere il primo articolo di questa serie.


La strada per il matrimonio è ancora lunga, Maria e Pietro, prima di convogliare a giuste nozze devono percorrere ancora altri "passaggi":

1- IL FIDANZAMENTO

Avviene, di solito, sei mesi prima del matrimonio, nella serata di un giorno festivo o di sabato.

La tradizione vuole che i riti matrimoniali, le partenze, l'inizio di lavori impegnativi, non incomincino né di martedì né di venerdì.

Un antico detto dice:

"E VÉNNARI  E DE MARTI NÉ SE SPUSA, NÉ SE PARTA, NÉ SE MINTA CAPU A R'ARTE"

(Di Venerdì e di  martedì sono vietati i matrimoni, le partenze e l'inizio dei lavori).


Pertanto, per consuetudine, tutte le cerimonie si fanno cadere  di Giovedì, di Sabato  o di Domenica. Si deve escludere anche il lunedì perché potrebbe apportare effetti lunatici. Bisogna ricordare l'esclusione del giorno 13 e 17 di ogni mese perché ritenuti infausti.


Fine anni '50 - Matrimonio alla Chiesulella.-
Ci sono molti bambini in attesa del lancio dei confetti e di qualche raro soldino

Invito gli over ...ad ingrandire la foto, qualcuno potrebbe riconoscersi!

Scelta la data giusta del fidanzamento, i parenti più intimi  si recano a casa della sposo, poi tutti in corteo, preceduti da ragazzi che portano e jacchere (Fiaccole, stecche di legno resinoso(1) accompagnati da 4 /5 suonatori di chitarra e mandolino, raggiungono la casa della sposa che è in attesa con i propri parenti.

Questo primo momento viene chiamato volgarmente "A 'MBASCIATA" (Comunicazione ufficiale del fidanzamento).

É un atto che dovrebbe servire agli sposi e ai rispettivi genitori per concordare la dote. Ma tutto è stato già fatto in precedenza e quindi questo momento serve per dare ufficialità al fidanzamento e per fissare la data delle nozze e delle altre cerimonie.

Infatti in questa circostanza, mentre i mandolini trillano, il fidanzato offre alla futura sposa l'anello di fidanzamento; poi l'inizio di un'abbondante cena con ripetuti brindisi di auguri di felicità per la futura coppia.

Per l'occasione si consuma un prosciutto, un secondo verrà consumato in occasione del matrimonio. Nella casa dei massari, i maiali sgozzati erano più di uno.



2- IL GIURAMENTO 

É una cerimonia intima, senza particolari preparativi. Il nome deriva dal giuramento che il parroco, di giovedì, fa prestare agli sposi una volta che loro chiedono di fare le pubblicazioni.(2)

I futuri sposi, con i rispettivi genitori e due testimoni, partono da casa dello sposo e si recano all'Ufficio Parrocchiale o alla casa del Parroco che  fa compilare un questionario e li fa giurare di non avere altri vincoli matrimoniali. ecc...

Dopo aver offerto al parroco, come vuole la tradizione, una bottiglia di liquore, la comitiva ritorna a casa della sposa.

A questo punto due donne, parenti molto vicini ai due sposi, vestite a festa, si mettono in giro per il paese  "arravvisare i parienti" ad avvertire  i parenti e gli amici dell'avvenuto giuramento e per invitarli alla prima richiesta del prossimo sabato.


1929(?) - Matrimonio della sorella di Franco Paletta
emigrato a Milano negli anni '60. A destra della sposa l'arciprete Don Antonio Maone; a sinistra  dello sposo, Pericle Maone. autore dei libri sulla Storia di Savelli. La foto è stata scattata in via Roma all'altezza del bar di Chiara.



VI RICORDATE, AVETE VISSUTO O ASSISTITO A QUESTI MOMENTI?

Raccontate le vostre esperienze nei commenti per arricchire le storie!



nota 1) - Jacchera: torcia fatta con stecche di resina di pino (rera). Le fiaccole, essendo resinose. ardono facilmente e a lungo, Nei tempi andati la cerimonia notturna, illuminata da decine di jacchere era molto suggestiva.

nota 2)- Le Pubblicazioni religiose del matrimonio non vengono affisse sulla porta della Chiesa, come avviene altrove; ma vengono lette dall'altare alla fine della Messa e ripetute tre volte , in tre giorni festivi. Gli sposi, se vogliono una vita felice, ricorda una credenza, non dovranno assistere alla lettura.


SE QUALCUNO VOLESSE MANDARMI QUALCHE FOTO CHE POTREBBE ESSERE UTILE ALLE STORIE, PUO' INVIARLE DIRETTAMENTE A ME TRAMITE WHATSHAPP.

GRAZIE.

Commenti

  1. Grazie all'impegno dell'autore: "Queste voci e memorie si sono fatte scrittura. Anch'esse entrano ora nella storia, nella storia consapevole di sé medesima, capace di dichiararsi e farsi dichiarare tale, dopo aver fatto parte soltanto della storia vissuta: reale, mobile, fluttuante con le culture e le epoche, ma dimentica di sé e quasi ignara del suo valore."

    Tullio de Mauro a corredo del lavoro di Gino Gentile.

    Definizione valida allo stesso modo per il lavoro di Piero.
    Si potrebbe dire (spero che a un Piero faccia piacere) che da un punto di vista ideologico l'avventura narrativa di Piero è in continuità con quella di G. Gentile. Di cui in qualche modo ne è l'erede e il continuatore.

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  2. Ringrazio Antonello Tallarico per i complimenti. Gino
    Gino è stato un punto di riferimento per me e per tutti.

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